Adélaïde de Clermont-Tonnerre: “Volevo rendere giustizia a Milady”

La Croix : Scegliendo di raccontare la vita di Milady, stai scrivendo un romanzo sui personaggi di un romanzo, e non su personaggi qualsiasi, creati da Alexandre Dumas. Questa sì che è audacia!
Adélaïde de Clermont-Tonnerre: Ho avuto un momento di vertigine: che follia voler scrivere di uno dei romanzi che ha conosciuto la più grande fecondità letteraria, che è stato letto, riletto, adattato per il cinema cento volte. Ciò che mi ha colpito è stata la mia stessa cecità: per anni ho trovato perfettamente normale che Milady, giudicata da dodici uomini, fosse condannata a morte senza ulteriori indugi. Tuttavia, anni dopo, non posso più immergermi in questa storia senza percepire una dissonanza. Non possiamo condannare Milady oggi senza porci delle domande. Volevo renderle giustizia: mi sono infilata negli spazi vuoti lasciati da Dumas per dare a Milady un passato, un'infanzia e, semplicemente, una voce.
La Croıx